Per molte persone, probabilmente quasi tutte, la fotografia in bianco e nero semplicemente…….“ è “.
Il perchè di questa affermazione va ricercato nella lunga storia della fotografia che per molto tempo ha avuto nelle immagini monocromatiche l’unica forma espressiva possibile. Indubbiamente la fotografia a colori ha la straordinaria capacità di riempire lo sguardo di colui che guarda ma, al tempo stesso, essa rende palese e immediata la realtà delle cose. Gli elementi vengono mostrati per quello che sono, con il colore che diventa protagonista stesso dello scatto. La fotografia in bianco e nero ha invece la potenza di essere più evocativa, di sottolineare, mediante l’abile uso dei giochi tra luci e ombre, la scelta stilistica e la concezione visiva che il fotografo vuole dare della realtà. Ma perchè ciò sia possibile, come qualche d’uno ha scritto, va compreso che “per fotografare in bianco e nero, bisogna innanzitutto imparare a pensare in bianco e nero”. Un’ asserzione che potrebbe apparire banale, ma che contiene invece una grande verità. Non a caso grandissimi nomi della fotografia, hanno fatto del bianco e nero una vera e propria scelta stilistica e spirituale. E’ applicando questa sorta di filosofia visiva che il bravo fotografo riesce a cogliere e interpretare l’intima essenza delle cose.
In sintesi:
il colore è la realtà, il bianco e nero l’anima.